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Concy

Non c'è molto da dire ... Tutti sanno questa storia, purtroppo reale... L'incubo della realtà di molte persone che hanno avuto la triste sorte di conoscere l'apice della crudeltà umana .... A tutti coloro che sono morti in quei dannati lager, ai bambini che hanno perso il sorriso, alle donne e agli uomini che hanno perso la voglia di vivere.. A tutti coloro che fino alla fine, però, hanno sperato e creduto che qualcosa potesse cambiare, che tutto ciò fosse solo un incubo che presto sarebbe finito ...Son morto con altri cento, son morto ch'ero bambino,
passato per il camino e adesso sono nel vento e adesso sono nel vento....
Ad Auschwitz c'era la neve, il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento, adesso sono nel vento...
Ad Auschwitz tante persone, ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...
Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento...
Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà, e il vento si poserà...
Io chiedo quando sarà che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà, e il vento si poserà, e il vento si poserà...
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore ...
Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947>
