No Ponte, No Tav e No Muos annunciano nel comunicato stampa tre appuntamenti importanti ai quali tutti sono invitati a partecipare:
- 16 MARZO a MESSINA: per chiudere definitivamente la partita del Ponte sullo Stretto e continuare le lotte per la Rinascita del Territorio, ribadendo la necessità di sopprimere lo Stretto di Messina Spa, il recesso dal contratto con Eurolink (General Contractor per la progettazione e costruzione del Ponte), il non riconoscimento di alcuna penale e alcun debito.
- 23 MARZO in VALSUSA: per impedire che una nuova linea TAV devasti inutilmente una valle. Mentre un intero sistema di trasporto pubblico è al collasso le grandi lobby guardano alle linee ad alta velocità come al più grande business del secolo: impedire lo scempio e smascherare le complicità del forte intreccio politica/mafia è possibile e più che mai urgente.
- 30 MARZO a NISCEMI: per revocare ed impedire la costruzione del Muos, il sistema d’antenne satellitari ad alto inquinamento elettromagnetico pensato per governare le guerre planetarie del terzo millennio (quelle degli aerei senza pilota, della guerra automatizzata), per smantellare le 46 micidiali antenne già installate, per la smilitarizzazione dei nostri territori .
Un mese importante quello di Marzo, dove tante voci diventeranno una sola, per ricordare che i beni comuni non si toccano e che la battaglia dovrebbe essere unica a difesa dei diritti di ogni singolo cittadino di qualsiasi parte dell'Italia.
La gente è stanca! Stanca di vedere i propri diritti dissolversi sotto le proposte più "appetitose" fatte da Stato a Stato. Stanca di essere inascoltata, nonostante le mille domande e le mille richieste.
Urge una democrazia nuova, dove ogni singolo cittadino possa decidere per il proprio futuro. Democrazia che fa a botte con le "grandi opere" che devastano territori, provocano danni alla salute della popolazione e che accrescono il grande business del malaffare. E di mezzo chi ci va? Ovviamente le risorse pubbliche: sanità, pensioni, scuola, cultura, lavori per la sicurezza del territorio e degli edifici, e così via. Ma che importa a loro? Meglio essere partecipi alla preparazione di nuove micidiali guerre in tutto il mondo, alla faccia dei bei propositi che ti propinano ogni giorno. Ma gli italiani iniziano a non starci più. E prendono spunto da queste realtà che lottano contro le opere inutili, promuovendo iniziative nel proprio territorio.
Cara buona vecchia democrazia, il vento dell'indignazione cittadina, un giorno, forse, ti spazzerà via.
La gente è stanca! Stanca di vedere i propri diritti dissolversi sotto le proposte più "appetitose" fatte da Stato a Stato. Stanca di essere inascoltata, nonostante le mille domande e le mille richieste.
Urge una democrazia nuova, dove ogni singolo cittadino possa decidere per il proprio futuro. Democrazia che fa a botte con le "grandi opere" che devastano territori, provocano danni alla salute della popolazione e che accrescono il grande business del malaffare. E di mezzo chi ci va? Ovviamente le risorse pubbliche: sanità, pensioni, scuola, cultura, lavori per la sicurezza del territorio e degli edifici, e così via. Ma che importa a loro? Meglio essere partecipi alla preparazione di nuove micidiali guerre in tutto il mondo, alla faccia dei bei propositi che ti propinano ogni giorno. Ma gli italiani iniziano a non starci più. E prendono spunto da queste realtà che lottano contro le opere inutili, promuovendo iniziative nel proprio territorio.
Cara buona vecchia democrazia, il vento dell'indignazione cittadina, un giorno, forse, ti spazzerà via.
Comunicato stampa: http://www.nomuos.info/appello-nomuos-noponte-notav/
Articolo pubblicato l'1 Marzo 2013 sul Liveunict --> QUI
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