Stamattina mi ritrovo molto in questa canzone di qualche anno fa del gruppo "The Servant", il titolo è "Orchestra". Ha un testo che per quel che sto passando mi fa pensare molto...
"Here I am, a young man ... You can roll me in your hand, throw me up high into the air ... I wandered on, ripped and torn, a samurai in a storm over the sand into the glare"
Ed io mi sento davvero così. Mai credevo di poter rimanere così delusa da qualcuno che per me ha sempre contato. Qualcuno che avevo posto molto in alto, nutrendo aspettative, speranze, o semplicemente il fatto di esser voluta per quel che sono. Quel che mi è accaduto so che non lo meritavo, non meritavo di esser trattata come una cosa posata in un angolo e dimenticata, di essere un giocattolo che prima lo usi e dopo quando non ti gira più, lo getti via, sostituendolo con uno apparente, sfuggente, lontano. Perchè preferire una persona lontana e vivibile per lo più attraverso uno schermo ad una che puoi vivere di presenza, beh... Il problema non è suo. Il problema è tuo che non sai relazionarti, che hai bisogno di lettere stampate su un monitor, fredde, che non ti fanno percepire nulla. Non sono un abbraccio, uno sguardo, un sorriso o il solo stare insieme e in silenzio. Non sono il calore che puoi percepire avendo accanto qualcuno. Ma ciò che più rovina i rapporti, è l'orgoglio. Ricorda tanto un film "Moonacre - I Segreti Dell'UItima Luna" dove ciò che impediva davvero di vivere era l'orgoglio e il partir prevenuti che la ragione è propria, a prescindere da tutto e tutti. Non esistono vincitori e vinti in determinate cose. I sentimenti, i rapporti, vanno vissuti, e non freddamente... Per quanto bello possa essere, un rapporto che si ferma ad un monitor e una visita ogni 2 o 3 mesi, non può essere nulla di vero e duraturo come quello che fai crescere di presenza.
Ma il punto è che sto dicendo un sacco di cose, ma io cosa voglio esattamente? So cosa avrei voluto. So cosa è successo, come sono stata trattata. E adesso dico basta. Perchè con determinati comportamenti fai capire che non te ne frega davvero niente. E sinceramente, chi non ha il coraggio di affrontare la vita di persona, come può pretendere di voler stare con qualcuno di vicino? Ed ecco che ti blocchi a quei rapporti che all'apparenza sembrano così belli, ma che in realtà sono fumo. Sono come una sigaretta, per quanto tu possa assaporarli, prima o poi svaniscono. Il filtrino va buttato. Non è come fumare una pipa. Il tabacco son le varie avventure, che man mano passano, ma l'odore e il ricordo resta sempre. E la pipa in sè è il rapporto, che non sparirà mai, o meglio, sparirà solo se lo vuoi.
Cosa voglio dire con tutto ciò? Nulla di che. Una volta ogni tanto, mi sfogo. Mi sfogo sul mio blog. Neanche mi interessa chi leggerà ecc, non me ne può fregar nulla. Chi è dentro questa storia o la conosce, capirà tutto. Da adesso, le parole non verranno più versate.
Posso solo dire di aver capito che è vero che le persone davvero importanti restano sempre e per sempre nella tua vita, in baffo a tutto e tutti. Coloro che spariscono, che ti degradano, che ti scartano scegliendo altro, evidentemente, non hanno mai capito un cazzo di te, o semplicemente, non ti hanno mai meritato.
Concludo con questo pezzo della canzone:
"Here is a pen, write out my name ... Oh I listen to the music ... Beautiful music ... "
Mi piace molto il modo in cui scrivi,carina anche la canzone,continua così Iris e non dare peso al passato,costruisciti il presente con le tue stesse mani senza dare peso a gente senza importanza.Ti voglio bene tua Angelo Nero
RispondiEliminaGrazie Angelo Nero!! :* :)
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