Dai canali
di YouTube fino alle sale da cinema.
Guglielmo Scilla, meglio conosciuto come Willwoosh, ha fatto passi da
gigante da quando ha iniziato a postare i suoi video sulla piattaforma per
eccellenza di video-sharing. Dalle imitazioni e parodie di film, sino ai
fantastici travestimenti da donna, passando dalla sua serie “Freak” che sta
avendo un grande successo.
Oggi alla Feltrinelli, in occasione della presentazione del suo libro “Dieci
regole per fare innamorare”, ho scambiato due chiacchiere con lui e con la sua
grandissima simpatia e disponibilità, ha risposto alle domande, confermando
ancora una volta, che la vera umiltà non si perde con il successo.
«Com’è
stato passare dalla webcam del computer, per poi avere tanti fans su YouTube e
passare successivamente al cinema insieme a grandi attori?»
R:
«Guarda, non è stato così terribile anche perché io non mi sento passato in
nessuna parte, io sono su Youtube tutt’ora e quindi non ho tanto sentito il
passaggio. Diciamo che all'inizio ti fa strano perché il vero problema è che
sono cose che non ti aspetti, che non avevi pianificato, quindi lì c’è magari
la paura del dire “Cavolo! Adesso tutti quanti saranno qui a guardare me!” ma
in realtà nessuno ti fila, a nessuno frega assolutamente di te e nel momento in
cui capisci quello stai tranquillo e cerchi di fare del tuo, però, a parte
l’onore che ti senti messo in mezzo in una macchina che comunque ha altre basi
rispetto a quelle del web, quindi è stato bello, però YouTube è YouTube, punto.
Per me il web è dove fai le tue cose e ancora rimane il modo più bello per
divertirsi secondo me.»
«Dieci regole per fare innamorare, come
mai hai scelto questa tematica?»
R:
«Allora, in verità il libro nasce in un secondo momento, io ho iniziato a
girare il film con Salemme che era Dieci
regole per fare innamorare. A questo punto ha detto “Senti, non sarebbe
carino fare un libro con lo stesso titolo?” e gli ho detto “Guarda, basta che
non sia un libro che sia la storia del film, altrimenti non avrebbe senso, e
basta che non sia un libro serio perché basta andare a chiedere ad una persona
fidanzata, ad una persona che ne sa qualcosa come fare innamorare.", quindi ho
portato con me Alessia Pelonzi che è una mia carissima amica e con la quale
abbiamo vissuto 10 anni di vita praticamente, e da lì in quel momento quando
loro mi hanno detto “Fai come ti pare!” siamo andati a scrivere, ma di base
delle regole non è che ne sapessimo molto. Si fa quel che si può, ecco.»
«E
nella vita di tutti i giorni, lontano dalle telecamere, chi è Guglielmo
Scilla?»
R: «E’
ancora più stupido di quello che vedi normalmente! No, a parte gli scherzi, chi
è? Cioè, è uno normale ma spero di esserlo anche davanti alle videocamere,
quindi spero di non poter dare troppo lo stacco con le cose finte: hai presente
dove tutti si conoscono tipo in televisione? “Ciao carissima!”, ma ciao dove? E
quindi no, spero di essere abbastanza coerente quando si parla di come sono lì,
come sono là, cioè sono come sono. Magari se sono triste non mi prendo la
videocamera e faccio un monologo triste, ecco, non romperci le palle, chi se ne
frega! Però, al limite, sono una versione più positiva di me stesso, ma manco è
vero perché se mi rode il culo lo dico!»
Articolo pubblicato il 21 Aprile 2012 su Liveunict.
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